Incontro con Munemaro Ishiguro: genio nascosto della ceramica

Munemaro Ishiguro: il maestro della ceramica e la sua eredità

Munemaro Ishiguro, nato nel 1893 a Kusaminato, Toyama, Giappone, da una famiglia di medici del clan, ebbe una vita dedicata alla ceramica che rifletteva una profonda immersione nella sperimentazione e nell’apprendimento da autodidatta. Dopo aver abbandonato la scuola superiore a Toyama, nel 1919 si trasferì a Shibuya, Tokyo, dove costruì diversi forni nella sua casa. Nonostante le sfide iniziali e i fallimenti nella produzione di ceramica, Ishiguro non si arrese mai. La sua perseveranza lo portò a Kyoto nel 1927, dove finalmente stabilì il suo studio a Yase nel 1935, diventando un luogo iconico per il suo lavoro creativo.

Ishiguro è noto per la sua padronanza della tecnica di smaltatura a cachi, ispirata alle ceramiche imperiali cinesi e agli stili Hengyong della dinastia Song settentrionale, nonché alla smaltatura Tenmoku della dinastia Song meridionale. Tra le sue specialità figurano il tenmoku a goccia d’olio e il kinoha tenmoku, una tecnica che gli è valsa il riconoscimento di Importante proprietà culturale immateriale nel 1955. Oltre alle sue capacità ceramiche, Ishiguro eccelleva anche negli studi di cinese ed era un calligrafo Noh, dimostrando una versatilità che andava oltre la ceramica.

La sua eredità continua a ispirare nuove generazioni di ceramisti e il suo studio a Yase è diventato un luogo di ricerca e apprendimento. Munemaro Ishiguro non solo ha lasciato un impatto duraturo sul mondo della ceramica moderna, ma ha anche dimostrato l’importanza della perseveranza, della sperimentazione e dell’apprendimento continuo nella ricerca dell’arte.

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