Junko Kitamura: un viaggio in ceramica tra passione e colore

Junko Kitamura: Maestro della ceramica giapponese contemporanea

Nata nel 1956, Junko Kitamura si è affermata sulla scena della ceramica giapponese contemporanea. Il suo eccezionale talento e la sua dedizione l’hanno portata a perfezionare una tecnica distintiva che combina la tradizione della ceramica in gres con la delicatezza del bianco, creando motivi intricati che danno vita ai suoi pezzi. Queste opere hanno trovato posto in prestigiose collezioni di tutto il mondo, tra cui il Museum of Fine Arts di Houston, il Brooklyn Museum, il British Museum e il Museum of Fine Arts di Boston.

Il percorso formativo di Kitamura comprende un Master of Fine Arts conseguito presso la Kyoto City University of Art. Nel corso della sua carriera ha vinto numerosi premi, tra cui la Siga Prefectural Art Exhibition (1983), la Kyoto Art and Crafts Exhibition (1984, 1985) e la World Triennial of Small Ceramics di Zagabria, Croazia (1997).

Le sue opere sono un’esplorazione di motivi che sembrano fluttuare sulla superficie dei suoi pezzi, ispirati alla tradizione coreana del XV secolo della ceramica Buncheong, nota per le sue decorazioni a intarsio. Kitamura utilizza un metodo manuale, utilizzando il bambù per intarsiare i motivi sulla superficie e poi riempirli con la barbottina bianca, creando un contrasto visivo sorprendente.

Il percorso di Kitamura nella ceramica è stato anche un racconto di auto-miglioramento in un campo tradizionalmente dominato dagli uomini in Giappone. L’introduzione del sistema universitario dopo la Seconda Guerra Mondiale ha aperto un nuovo percorso per le donne nell’arte della ceramica, permettendo ad artiste come Kitamura di imparare in un ambiente accademico piuttosto che nel tradizionale sistema di apprendistato.

Le mostre personali e collettive di Kitamura sono state acclamate a livello internazionale e le sue opere sono state esposte in importanti gallerie e musei. L’esplorazione concettuale dell’argilla e l’essenza stessa della ceramica definiscono le opere di Kitamura e di suo marito, l’artista Akiyama Yō, con cui ha condiviso diverse mostre, evidenziando la loro attenzione a sfidare i confini tradizionali della funzionalità della ceramica giapponese.

La capacità di Kitamura di fondere l’istinto pittorico, influenzato dal padre pittore astratto, con il linguaggio visivo dei tessuti e dell’artigianato della lacca, ha dato vita a sculture eleganti ed eteree che sfidano le forme curvilinee con motivi geometrici che scorrono sulla superficie delle sue opere, dimostrando la sua abilità nell’arte della ceramica.

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