I leggendari forni giapponesi Rokkoyo

rokkoyo

I forni Rokkoyo sono forni per ceramica tradizionali giapponesi, emblematici nella creazione di ceramiche come Bizen e Shigaraki. Caratterizzati da tecniche di cottura uniche, questi forni producono pezzi con effetti estetici distintivi, apprezzati nella cultura giapponese per la loro bellezza e funzionalità, soprattutto nelle cerimonie come quella del tè.

Cosa sono i forni Rokkoyo?

I forni giapponesi di Rokkoyo, noti anche come Rokkoyogama, rappresentano un elemento fondamentale nella storia della ceramica giapponese. Questi sei antichi forni sono famosi per le loro tecniche e stili unici che durano da oltre mille anni. Ognuno di essi si trova in una diversa prefettura del Giappone e ha contribuito alla ricca tradizione ceramica giapponese con i suoi metodi distintivi e i suoi risultati estetici.

I sei forni antichi del Giappone: dove si trovano?

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Goditi il viaggio!

  • Seto:È nota per essere stata prodotta in uno dei sei forni di Rokkoyo. Si tratta di una delle ceramiche più antiche e varie del Giappone, con stili che vanno dalla ceramica utilitaria a quella artistica, ed è prodotta nella Prefettura di Aichi.
  • Tokoname:Nella prefettura di Aichi, era la più grande area di produzione tra le mitiche fornaci di Rokkoyo. È specializzata in articoli non smaltati di argilla rossa chiamati 'Shudei', noti per la loro qualità pregiata e la morbidezza simile alla porcellana. Tokoname è famosa per i suoi articoli da tè.
  • Shoza:Lo stile Shoza è una miscela di quattro tecniche di sovrapposizione che producono pezzi dettagliati e colorati.
  • Kutani: Si tratta di una ceramica pregiata sviluppata nella prefettura di Ishikawa più di 350 anni fa, famosa per i suoi disegni eleganti e per l'uso di colori eccezionalmente vivaci resi possibili dal processo di cottura.
  • Echizen:Echizen appartiene a un'antica tradizione di ceramiche note per la loro utilità, l'estetica robusta e i disegni semplici. Era uno dei sei forni Rokkoyo, gli antichi forni del Giappone. Si trova nella Prefettura di Fukui.
  • Shigaraki:Apprezzato per la sua finitura naturale e la sua consistenza distintiva, spesso con segni di fuoco e toni terrosi, viene prodotto nella prefettura di Shiga, a est del lago Biwa. Appartiene a uno dei sei forni di Rokkoyo.
  • Tamba:È nota per le sue lavorazioni ad alta temperatura con smalti naturali che variano dai toni del marrone al nero profondo ed è prodotta nella Prefettura di Hyogo. Appartiene a una delle sei antiche fornaci del Giappone, la fornace di Rokkoyo.
  • Bizen:Caratterizzato da un colore rossastro non smaltato, è apprezzato per la sua robustezza e il suo design semplice. Appartiene a uno dei sei forni Rokkoyo del Giappone, nella prefettura di Okayama.
  • Hagi: La ceramica Hagi è caratterizzata da una trama e da un colore tenui, che enfatizzano la semplicità e la naturalezza. Viene prodotta nella prefettura di Yamaguchi.
  • Karatsu: È una ceramica rustica nota per le sue decorazioni semplici e le forme pratiche, prodotta nella prefettura di Saga.
  • Arita: La ceramica Arita, conosciuta anche come porcellana Imari, è famosa per la sua fine porcellana bianca, decorata con delicati disegni dipinti a mano e prodotta nella prefettura di Saga.
  • Yuri-kinsai:Si distingue per l'applicazione di una foglia d'oro sulla ceramica e l'aggiunta di uno smalto supplementare. Sviluppata da Sakaeda Kakiemon nel XVII secolo, è caratterizzata da un approccio bicolore con interni neri e morbidi ed esterni più chiari. La tecnica prevede due tipi di foglia d'oro sotto lo smalto e può richiedere fino a sei cotture per ottenere il prodotto finale, creando una composizione complessa e una superficie visivamente tridimensionale.

Caratteristiche dei forni giapponesi Rokkoyo

Vi racconto alcune particolarità di questi mitici forni per la cottura della ceramica.

Ad esempio, Bizen, nella prefettura di Okayama, è famosa per la sua ceramica non smaltata cotta ad alta temperatura, nota per la sua durata e l’estetica unica. Echizen, nella prefettura di Fukui, è nota per la sua ceramica in stile Yaki-shime, apprezzata per la sua semplicità ed espressività. Seto, nella prefettura di Aichi, è nota per essere stata una delle prime in Giappone a produrre oggetti smaltati, offrendo una vasta gamma di stili e finiture.

Anche il forno anagama, un tipo di forno tradizionale giapponese per la cottura delle ceramiche, svolge un ruolo importante nella ceramica giapponese. Introdotto in Giappone dalla Cina attraverso la Corea nel V secolo, l’anagama è un forno a camera singola costruito a forma di tunnel inclinato. Il forno è alimentato a legna e l’interazione tra il fuoco, le ceneri del legno e i minerali dell’argilla crea una glassa naturale che ricopre la ceramica cotta, producendo oggetti di ogni tipo, da quelli rustici a quelli fini e lucidi.

Anche l’influenza dei vasai coreani, portati in Giappone nel XVI secolo, è stata significativa, soprattutto nella regione di Kyushu, dove si sono sviluppati grandi stili di ceramica e porcellana, come quello di Arita. La ceramica di Arita, ad esempio, fu la prima porcellana giapponese e divenne un importante oggetto di scambio con l’Europa, soprattutto quando la produzione di porcellana cinese fu interrotta a causa di conflitti.

Cosa sono questi forni giapponesi per ceramica?

Le fornaci di Rokkoyo sono sei famose fornaci di ceramica antiche del Giappone, ognuna con caratteristiche e stili unici che si sono mantenuti per oltre 1000 anni.

Ecco un elenco di ciascuno di essi e della prefettura (giurisdizione giapponese) in cui si trovano:

Bizen

Nella prefettura di Okayama, è famosa per le sue ceramiche non smaltate e cotte ad alta temperatura. È nota per la sua durata e per l’estetica unica, con motivi naturali creati dal fuoco e dalla cenere all’interno del forno. È apprezzata nella cerimonia del tè giapponese per le sue ciotole e gli utensili dai colori terrosi e dalla robustezza.

Echizen

Situata nella prefettura di Fukui, è caratterizzata da una forte ceramica in stile Yaki-shime. I pezzi riflettono una tradizione che risale al VII secolo e sono notevoli per la loro semplicità ed espressività. La ceramica è rinomata per la sua qualità distintiva, derivante dall’argilla e dal processo di cottura.

Siepe

Nella prefettura di Aichi, ha la particolarità di essere uno dei primi in Giappone a produrre ceramica smaltata. La sua vasta gamma di ceramiche comprende tutto, dalle stoviglie di uso quotidiano alle ceramiche architettoniche e artistiche. Seto è nota per la sua versatilità e per la ricchezza dei materiali presenti nella regione, che consentono una diversità di stili e finiture.

Shigaraki

Situata nella prefettura di Shiga, a est del lago Biwa, è nota per l’argilla grezza e lo smalto naturale di cenere. Shigaraki è popolare nella cerimonia del tè in stile Wabi-Cha per la sua estetica semplice e naturale. La ceramica è versatile e si adatta sia agli ambienti tradizionali giapponesi che a quelli moderni.

Tamba

Nella prefettura di Hyōgo, si caratterizza per le sue ceramiche con una finitura di smalto naturale alla cenere. Tamba crea pezzi unici, con variazioni di motivi e sfumature a seconda dell’applicazione della cenere e dell’esposizione alla fiamma. Viene utilizzato un tornio tradizionale, che riflette un profondo legame con le tecniche storiche.

Nome del tokoname

Nella prefettura di Aichi, era la più grande area di produzione tra i Rokkoyo. È specializzata in oggetti non smaltati di argilla rossa chiamati “Shudei”, noti per la loro qualità pregiata e per la morbidezza simile alla porcellana. Tokoname è famosa per i suoi utensili da tè, in particolare le teiere, che sono considerate importanti beni culturali in Giappone.

pezzo in ceramica rokkoyo ware
Prezioso vaso realizzato da Ueda Naokata V di Shigaraki
Questa immagine e quella in copertina sono tratte da Treasures of Old times.

L’origine dei forni Rokkoyo risale al periodo medievale in Giappone, con la storia più antica che risale a circa 1000 anni fa. Questi forni hanno un grande valore storico e hanno mantenuto le loro tecniche e i loro stili fino ad oggi. Sono noti per la loro ceramica rustica e semplice, che incarna la bellezza del concetto di Wabi Sabi ed è apprezzata da molti maestri del tè, essendo una parte essenziale della cultura giapponese.

Fujio Koyama, un importante studioso di ceramica, ha coniato il termine “Rokkoyo” nel 1948 per descrivere le sei città ceramiche di Shigaraki, Bizen, Tanba, Echizen, Seto e Tokoname, che hanno prodotto ceramiche dal Medioevo a oggi. Queste città sono state designate come Patrimonio del Giappone nel 2017. Fin dal XII e XIII secolo, questi luoghi sono stati centri della ceramica tradizionale e sono cresciuti producendo vasi, giare e ciotole. Sebbene ogni area abbia le sue caratteristiche uniche, tutte condividono il terreno ricco necessario per la produzione di ceramica.

forno rokkoyo shigaraki
Forno giapponese a Shigaraki

Una caratteristica comune dei Rokkoyo è che sono tutti benedetti da terreni ricchi e unici, che sono stati la base della loro produzione di ceramica. Ad esempio, la ceramica di Bizen è prodotta principalmente con l’hiyose, un terreno che si trova sul fondo delle risaie, mentre la ceramica di Tokoname è oggi conosciuta soprattutto per l’argilla rossastra shudei.

In termini di tecnica, in molti Rokkoyo viene utilizzata la tecnica “yakishime”, che prevede la cottura senza smalto. Questa tecnica permette di apprezzare le diverse espressioni dell’argilla derivanti dai cambiamenti nel forno, noti come “yohen”, e sta attualmente guadagnando popolarità all’estero.

In breve, i forni Rokkoyo sono famosi non solo per l’età e la produzione continua di ceramiche tradizionali, ma anche per la qualità unica dei materiali e delle tecniche, che riflettono la ricca storia e cultura giapponese nell’arte della ceramica.

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